Coxartrosi

La coxartrosi o artrosi dell’anca è una patologia cronico-degenerativa della cartilagine dell’anca dovuta a un’usura dei capi articolari che si instaura progressivamente e compromette la normale deambulazione. Rappresenta circa il 90% di tutte le coxopatie, e colpisce più frequentemente il sesso femminile.

Quali sono le cause

Tra le cause ricordiamo l’età come fattore predisponente, alcune patologie ereditarie come la displasia congenita dell’anca che a volte porta purtroppo alla protesizzazione in età giovanile, l’obesità in quanto determina un sovraccarico funzionale, il diabete mellito, l’uso reiterato di cortisone. Tra i fattori locali vale la pena ricordare i fattori traumatici (lussazione dell’anca ,le fratture), i fattori infiammatori e infettivi, i microtraumi legati alla professione.

Come si manifesta

Principalmente si manifesta dolore alla deambulazione e rigidità articolare. Il dolore e’ spesso riferito alla zona inguinale, in regione laterale dell’anca e sul gluteo; nelle fasi iniziali la sintomatologia dolorosa viene riferita anche al ginocchio omolaterale. I pazienti riferiscono un senso di impaccio ingravescente nel camminare che recede con il riposo.

Come si effettua la diagnosi

All’esame clinico, si valuta la flesso estensione, l’intra e l’extra rotazione dell’anca, l’esame radiografico consente di confermare il sospetto diagnostico. I radiogrammi vanno effettuati sotto carico (in piedi), e in due proiezioni (antero posteriore e assiale).

Quali sono le cure

Conservativa ai primi sintomi con antinfiammatori specifici, cicli di fisioterapia, ginnastica fuori carico (in acqua), e un’ educazione igienico-alimentare appropriata. Il trattamento più efficace è chirurgico ed è rappresentato dalla protesi d’anca, che costituisce l’unica reale soluzione nelle forme avanzate, caratterizzate da una riduzione della qualità della vita e dall’uso frequente di analgesici.

In cosa consiste l’intervento

L’intervento avviene con il paziente supino, attraverso un’incisione laterale sulla coscia a livello del gran trocantere femorale. Si seziona la cute e il sottocute quindi si procede alla sezione del muscolo medio gluteo seguendo le fibre muscolari, quindi si accede alla capsula articolare che viene aperta e si lussa l’anca. Asportata la testa femorale, si procede al posizionamento della componente protesica. Si passa alla preparazione del femore, entro il quale viene alloggiato lo stelo femorale, si posiziona la neo articolazione (riduzione) con attenta ricostruzione di tutti i tessuti. Infine si suturano capsula, piani muscolari, sottocute e cute.

Dopo l’intervento

Si intraprende un programma di recupero della deambulazione con il fisioterapista. Si inizierà a camminare con l’aiuto del deambulatore e successivamente con 2 stampelle. E’ necessario utilizzare le stampelle sempre e fino a quando, nei controlli successivi, non si sarà autorizzati ad abbandonarle: è molto importante per non sovraccaricare l’anca operata.