Spondilolistesi

E’ una patologia cronico-degenerativa. Il termine spondilolistesi indica lo scivolamento in avanti di un corpo vertebrale (“listesi” significa “scivolare in avanti”). Essa si verifica quando la pars interarticularis  si separa dalla vertebra e consente al corpo vertebrale di scivolare in avanti causando stiramento delle radici nervose e dolore. La spondilolistesi nella maggior parte dei casi riguarda la cerniera lombo-sacrale cioè  la quarta e la quinta vertebra lombare o la quinta vertebra lombare ed il sacro. Questo è il punto di maggior stress funzionale (maggiore lordosi e maggiore carico assiale).
La spondilolistesi è misurato con una scala divisa in 4 gradi in relazione allo scivolamento: il grado 1  corrisponde a circa 25% ,il grado 4 al 100%.

Quali sono le cause

La Spondilolistesi è spesso causata da spondilolisi , cioè una frattura della parte posteriore della vertebra chiamata istmo, che nella maggior parte dei casi è dovuta a una debolezza genetica della pars interarticularis. Entrambe, spondilolisi e spondilolistesi, possono essere presenti alla nascita o si verificano a causa di stress ripetuti.

Come si manifesta

Principalmente si manifesta con mal di schiena, spesso irradiato a uno degli arti inferiori, meno frequentemente a tutti e due, con una condizione di notevole invalidità.

Come si effettua la diagnosi

All’esame clinico, si valuta la flesso estensione, il dolore locale provocato, la presenza di sintomi neurologici periferici; la diagnosi radiologica richiede uno studio accurato della situazione bio-meccanica per cui si pratica, un esame RX Lombo-sacrale con studio dinamico sotto carico, una TC  possibilmente sotto carico (Axial Load CT), una RMN  ed uno studio Elettromiografico. La valutazione di tutti gli esami permette poi la scelta dei livelli da operare e delle tecniche da utilizzare

Quali sono le cure

Conservativa ai primi sintomi con antinfiammatori specifici, cicli di fisioterapia, ginnastica fuori carico (in acqua), e un’ educazione igienico-alimentare appropriata. la Chirurgia affronta sia il problema della instabilità della colonna vertebrale sia il problema della decompressione delle strutture nervose ove presente.

In cosa consiste l’intervento

L’intervento decompressivo avviene tramite laminectomia e l’intervento di stabilizzazione ed artrodesi tramite il posizionamento di cage (gabbie) intersomatiche e viti peduncolari con barre. Il paziente porterà poi successivamente un busto steccato per 30 giorni. In casi selezionati può essere indicata una tecnica mini-invasiva o trans-cutanea per provvedere sia alla decompressione che alla stabilizzazione

Dopo l’intervento

Si intraprende un programma di recupero della deambulazione con il fisioterapista. Si inizierà a camminare già dal giorno dopo con l’aiuto del deambulatore e successivamente con 2 stampelle per non più di 10 giorni.